Indirizzo
Via Mosca, 43 - 00142, Roma
Orari di apertura
Lunedì-Venerdì: 8:30-19:30
Sabato: 9:00-13:00

Maria Lisa Spaziante

Psicologa e psicoterapeuta

Nata e cresciuta a Caserta. Laureata nel 2012 in psicologia clinica e di Comunità presso l’Università Europea di Roma. Iscritta nel 2014 all’albo degli Psicologi del Lazio. n°20498. Nel 2018 specializzata a Roma, presso la Scuola Romana di psicoterapia familiare, in psicoterapia sistemico relazionale simbolico esperienziale. Il mio approccio offre la possibilità al terapeuta e al paziente di co-costruire insieme una nuova lettura della propria esperienza di sofferenza, della propria storia e di prendere consapevolezza delle proprie risorse. Volgere uno sguardo-altro sulla propria storia, portando con sé il proprio zaino, potrebbe essere un nuovo Viaggio che ognuno di noi dovrebbe darsi la possibilità di fare. Dovremmo immaginarci come degli intrepidi avventurieri, esploratori, pronti a correre dei rischi, a sporcarci le mani, a perdere certezze per andare oltre, a muoverci verso orizzonti inaspettati e a ri-trovarci autentici consapevoli. 

Roma, la città Eterna, è la città che ho scelto per la mia formazione clinica

Ho lavorato e svolto tirocinio in varie strutture: Comunità per adolescenti, Comunità terapeutiche, Consultori, Associazioni no-profit. 

Un cammino complesso ricco di attese, sorprese, imprevisti che nel 2016 mi ha ri-portato a Caserta nella mia città natale. Dal 2016 all’ agosto 2022 ho lavorato come psicologa presso l’Asl di Caserta nel Dipartimento Materno Infantile. 

Mi occupavo di perinatalità, gravidanza, post-partum, prevenzione dei disturbi perinatali. Conducevo corsi di accompagnamento alla nascita, consulenze psicologiche in gravidanza, nel post-partum per donne e coppie. 

La Perinatalità, quello spazio “in divenire” che va dal momento in cui una coppia desidera e progetta di voler un bambino ai mille giorni del bambino stesso ad oggi è diventata la mia essenza, il mio essere, la mia appartenenza, la mia casa.

È la mia identità co-costruita nel tempo e nello spazio con le donne e le coppie che ho incontrato fino ad oggi. Donne, coppie desiderose di essere ascoltati, osservati silenziosamente. Donne, coppie accompagnate dalle loro paure,  ansie,  crisi,  gioie,  felicità,  fatica che il “divenire genitori” comporta.

 A loro tutti e a quelli che incontrerò nei miei viaggi professionali avvenire dedico questa poesia

“Fare il genitore è come scalare l’Everest.

Anime coraggiose ci provano perché hanno

 saputo che sarà un’impresa incredibile.

Ci provano perché credono che arrivare alla vetta, o anche solo provarci, è un risultato enorme. 

Ci provano perché durante la scalata, se riescono a prendersi un attimo di pausa, 

a distrarsi dalla fatica e alzare lo sguardo, 

godono di una vista mozzafiato.

 Ci provano perché, anche se è così dura, ci sono momenti che valgono la pena. Sono istanti talmente intensi e unici che molti, quando arrivano alla vetta, cominciano quasi subito 

a progettare una nuova scalata.”

(Claudio Rossi Marcelli)